Otoplastica: Non solo orecchie a sventola
Comunemente si pensa che un intervento di plastica alle orecchie sia finalizzato esclusivamente a risolvere il problema delle orecchie a sventola. Un inestetismo molto evidente che condiziona, fin da quando si è piccoli, la vita sociale di chi lo presenta. Niente di più sbagliato. Con l’otoplastica si possono risolvere definitivamente un gran numero di problematiche diverse. Quando si parla di disarmonia delle orecchie, infatti, non ci si riferisce solo ed esclusivamente alla loro eccessiva sporgenza rispetto all’angolazione del cranio.
Inestetismi piuttosto diffusi possono essere ad esempio la loro grandezza sproporzionata o la mancanza delle naturali plicature. In entrambi i casi l’Otoplastica può aiutare in maniera sostanziale a risolvere il problema. Nel caso di una dimensione eccessiva dell’orecchio, il chirurgo plastico può intervenire facilmente incidendo il solco retro-auricolare tramite bisturi o laser e asportando la cute in più.
Nel secondo caso, invece, si deve procedere con la ricostruzione dell’antelice, e lo si fa suturando la cartilagine con alcuni punti, creando una sorta di U al fine di ricreare una normale plicatura.
I tempi di questi due interventi sono piuttosto brevi, in linea con la media di operazioni di Otoplastica: appena 20 minuti a orecchio. La medicazione, invece, consiste nell’applicare un cerotto chirurgico e un bendaggio al fine di comprimere i padiglioni auricolari nei primi giorni dopo l’intervento. Non vi sono particolari complicanze post operatorie e l’unico fastidio accertato può essere rappresentato da un lieve dolore immediatamente successivo all’operazione che si affievolisce comunque in tempi piuttosto rapidi.
Un altro tipo di problematica estetica che può essere trattata con l’ otoplastica è quella che riguarda i lobi.
A causa dell’utilizzo reiterato di orecchini troppo pesanti oppure di orecchini a bastoncino, dal diametro troppo grande, il lobo può allungarsi eccessivamente o allargarsi in maniera non naturale. Altre volte, a seguito di un incidente, il lobo può addirittura venire tagliato di netto. In entrambi i casi la chirurgia plastica può risolvere il problema in maniera definitiva. Il chirurgo, infatti, asporta la cicatrice e procede a far combaciare i tessuti ancora sani in modo che essi aderendo possano ricongiungersi. Anche in questo caso l’intervento è piuttosto rapido e l’unico tipo di medicazione richiesta è un cerotto da portare per i 5 giorni successivi. Le cicatrici post intervento invece saranno quasi del tutto invisibili anche per il posizionamento dietro il padiglione auricolare delle stesse.