Trapianto capelli
I capelli sono una parte essenziale dell’immagine, ricchi di simbologia e carichi di significati e messaggi. Chi è soggetto a diradamento e calvizie vede spesso minate alcune sicurezze, anche molto intime e profonde, come la possibilità di essere ancora attraenti e sentirsi “a casa” nel proprio corpo.
Sono decisamente molti i tentativi e le sperimentazioni chirurgiche azzardate fino ad ora per ripristinare la chioma a chi l’ha persa, e spesso la chirurgia è caduta nella parodia, nel ridicolo, rendendo il risultato peggiore del danno. Oggi è possibile contare su un rinfoltimento molto perfezionato e studiato attentamente per conservare la naturalezza della chioma, sia come disegno dell’attaccatura, che come disposizione dei capelli che come orientamento di crescita.
Tutto questo è possibile con un trapianto a singole unità follicolari a mezzo Trilix, uno strumento microchirurgico che evitando la lunga cicatrice sulla nuca (tipica della tradizionale chirurgia tricologica), preleva la singola unità follicolare dalla nuca e la riposiziona nella sede da infoltire senza creare cicatrici evidenti.
Il trapianto di capelli a singole unità follicolari a mezzo Trilix può essere svolto in una o più sedute (per perfezionare il risultato), offre esiti molto naturali, duraturi e discreti.
Con il trapianto capelli a mezzo Trilix la ricrescita avverrà in circa 2 mesi.
Per approfondire questo argomento Vi consigliamo le seguenti pagine:
Rinfoltimento della calvizie tramite la tecnica dell’ auto trapianto capelli a mezzo Trilix (tecnica HSD). Questa tecnica non prevede incisioni con il bisturi, cicatrici e punti di sutura. Il risultato è molto naturale e assolutamente permanente.
Il trapianto di capelli tradizionale è molto invasivo ed i risultati che ottiene sono poco naturali. In breve, il trapianto di vecchia concezione prevede l’escissione di una porzione di cuoio capelluto (zona donatrice: nuca) con la conseguente scomoda ed antiestetica cicatrice. Successivamente il lembo prelevato viene sezionato in pezzetini da inestare nella zona calva. Questo lavoro di sezionamento è rischioso per la sopravvivenza del bulbo perchè viene sottoposto a troppa manipolazione e stress meccanico.
Il trapianto HSD è molto meno invasivo perchè preleva dalla zona donatrice una unità follicolare alla volta grazie all’impiego del Trilix (drill microchirurgico inventato dal dott. Carlo Alberto Pallaoro).
Tramite il Trilix vengono prelevati singolarmente i bulbi piliferi sani dall’area donatrice, la nuca , senza ricorrere all’escissione del cuoio capelluto. Questa tecnica riduce drasticamente la manipolazione meccanica dei bulbi e aumenta la sopravvivenza degli stessi, non richiede punti di sutura perchè non si è inciso il cuoio capelluto.
Le unità follicolari vengono direttamente impiantate nella nuova sede senza ricorrere a suture o adesivi, ma utilizzando il medesimo strumento, il Trilix, per creare un foro delle dimensioni precise e adatte a contenere la “tessera” cutanea trapiantata.